Lavori di manutenzione straordinaria al tetto

A memoria d’ uomo si ricorda che i soli interventi manutentivi al tetto della chiesa erano relativi al posizionamento di coppi scivolati a seguito di nevicate o rotti, con la sola eccezione di un ripristino del manto  nella parte absidale a seguito  di un violento nubifragio nel 2007.

Fu grazie a questi lavori ed ai numerosi sopralluoghi effettuati nel sottotetto con una  approfondita verifica dell’ intera struttura, che si rilevò come le capriate di sostegno  del tetto della navata principale nella parte terminale, ossia in quella di appoggio sui muri perimetrali  erano talmente consunte da non essere più in grado di scaricare  il peso del tetto sui muri.

Alcune catene delle capriate già poggiavano direttamente sulla volta a botte della chiesa,  creando un grosso pericolo di crolli qualora vi fossero ancora state delle abbondanti precipitazioni nevose.

Vista l’ urgenza, l’ intervento ha previsto la rimozione di tutto il manto di copertura, degli arcarecci e della piccola orditura.

Le capriate sono state ricuperate innestando nella parte terminale  delle catene  profilati in ferro , previo sollevamento con martinetti per riposizionarle alla quota originaria.

Solo successivamente si è provveduto alla ricostruzione del tetto con gli arcarecci la piccola orditura a sostegno del manto di coppi antichi in parte recuperati.

Particolare degli innesti su cui si è operato

Particolare delle capriate sulla cui struttura lignea si è operato

Il primo intervento effettuato sulla navata centrale della chiesa sulla navata di sinistra e sulla cappella della Madonna del Rosario si è concluso nell’ anno 2011, con una spesa complessiva di €  233240.

Il secondo intervento sulla navata di destra , sulla cappella di San Giuseppe e sulla sacrestia è stato effettuato nel 2017 con una spesa di € 104000.

Alla spesa complessiva di € 337240 si è fatto fronte in parte con contributi di Fondazioni Bancarie ( Cassa di Risparmio di Cuneo, Cassa di Risparmio di Torino, Compagnia San Paolo ) in parte con il 8% attinto dai fondi destinati alla chiesa cattolica, in parte con donazioni e fondi propri.