I Restauri della Cappella della Madonna del S. Rosario

La Cappella della Madonna del S. Rosario presenta alla pareti due affreschi attribuiti al pittore Giovanni Claret raffiguranti La battaglia di Lepanto e La crociata contro gli Albigesi, nonché stucchi sulla volta e statue marmoree. Di indiscutibile pregio, questa cappella laterale posta nella navata di sinistra costituisce un piccolo tesoro per la chiesa dei SS. Giovanni ed Evasio. I due affreschi raccontano due momenti importanti per l’ordine domenicano:

La crociata contro gli Albigesi narra uno dei momenti più cruenti della storia della cristianità. Nel corso del XII-XIII secolo si era diffuso il movimento dei catari (dal termine in latino medievale catharus=puro) dal sud della Francia all’ Italia ai Balcani, andando a creare un proprio centro nella città di Albi nell’attuale regione dell’Occitania, da cui prenderanno poi il nome di Albigesi. Si narra che san Domenico, che visse nelle città a contatto con la dottrina

catara, avesse ricevuto una visione della Madonna che lo invitava a pregare il rosario come unica arma possibile contro il dilagare dell’eresia.

Crociata contro gli Albigesi

Da questo prende spunto l’affresco della Crociata contro gli Albigesi dove sullo sfondo si può vedere un padre domenicano intento a pregare durante lo svolgimento della battaglia.

Le loro dottrine riguardo il mondo materiale come espressione del Male, la necessità di vivere in totale povertà per allontanarsi da esso, le accuse mosse alla Chiesa riguardo al possesso di beni materiale, il rifiuto di sacramenti come il Battesimo e l’Eucaristia li portarono ad essere giudicati eretici.

La battaglia di Lepanto raffigura invece la battaglia avvenuta il 7 ottobre 1571 tra le truppe della Lega Santa (che riuniva la repubblica di Venezia, la Spagna, lo Stato Pontificio e gli stati italiani) e l’impero ottomano, in risposta all’assedio della città veneziana di Farmagosta sull’isola di Cipro.

Battaglia di Lepanto

Vissuta come lo scontro della cristianità contro gli ottomani, questa battaglia vide la vittoria delle truppe della Lega Santa sotto il comando di Giovanni d’Austria che portò alto lo stendardo benedetto da papa Pio V con la raffigurazione della croce tra san Pietro e san Paolo e l’immagine della Madonna. Il pontefice attribuì la vittoria all’intercessione della Madonna proprio nel giorno della festa della Madonna del Rosario, che da allora si diffuse in tutta la cristianità.

 

Nell’ambito del progetto  l’arch. Gemma Fulcheri ha presentato un piano di interventi di restauro volti alla conservazione delle cappella stessa analizzando le diverse problematiche riscontrate e proponendo soluzioni mirate:

si va dalla rimozione dei depositi superficiali con interventi volti alla pulitura degli affreschi stessi e delle loro cornici in legno, alla rimozione delle efflorescenze dovute alle infiltrazioni di acqua e all’umidità, ai provvedimenti contro l’erosione e la disgregazione delle superfici con consolidamenti, stuccature e ristabilimento dei distacchi, sigillatura di fessurazioni.

Nell’ambito di questo progetto di restauro sono state coinvolte la Fondazione della Cassa di Risparmio di Torino e la Fondazione della Cassa di Risparmio di Cuneo.